In Nocciola Salus: i componenti bioattivi scoperti nella nocciola calabrese
Cari Nocciolettori,
da uno studio recente sulla nocciola tonda calabrese presso l’ università della Magna Grecia in Calabria-
«La nocciola ed i suoi sottoprodotti – ha riferito il docente Giosuè Costa – hanno attirato notevole attenzione nel corso degli anni, parallelamente alla crescita continua della coltivazione e produzione nel terrritorio calabrese .
Questa tesi ha inteso esplorare la ricerca inerente la nutrizione, i componenti bioattivi, le funzioni biologiche e le applicazioni della nocciola, insieme alle sue varianti e ai suoi derivati.
La composizione della nocciola nelle diverse regioni è sostanzialmente la stessa, ma la proporzione dei contenuti può variare per motivi geografici.
I componenti bioattivi della nocciola sono principalmente polifenoli, oltre a fibre alimentari, proteine, polisaccaridi, paclitaxel.
Un aspetto particolarmente importante è che gusci, bucce e foglie di nocciolo contengono taxani e, fra questi, il già citato paclitaxel, capaci di inibire la proliferazione delle cellule tumorali e ridurre la velocità di trasformazione delle cellule negli stadi intermedio e tardivo.
Le nocciole sono una fonte di fitosteroli, sostanze importanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, di elementi minerali e di antiossidanti, utili a contrastare lo stress ossidativo e ridurre il rischio di malattie legate all’età; contengono diversi flavonoidi, come quercetina e kaempferolo, noti per le loro proprietà antinfiammatorie, che contribuiscono alla prevenzione delle malattie croniche, e molti altri composti.
Le nocciole ed i loro derivati sono un’eccellente fonte di nutrienti essenziali e composti bioattivi.
Con un consumo regolare, si garantisce un ottimo livello di funzionalità e proprietà favorevoli alla salute che potrebbero avere preziose applicazioni nell’alimentazione, industrie farmaceutiche, cosmetiche ed altre»
Da ultimo l’elaborato, realizzato, all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, da Benedetta Giuseppina Zaffino, relatore Giosuè Costa, docente di Chimica degli Alimenti. “Nocciola Tonda di Calabria: un tesoro nutrizionale della Valle dell’Ancinale” è il titolo della tesi della brillante neolaureata del Corso di Biotecnologie (Scuola di Farmacia e Nutraceutica).
«Un ennesimo riconoscimento del lavoro dei produttori aderenti al Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria” e dell’Associazione dei produttori che hanno fatto propria la scelta di produrre in bio, innescando una vera operazione di rilancio della cultivar “Tonda Calabrese”, elemento di biodiversità, che punta al riconoscimento Igp» ha commentato Giuseppe Rotiroti, presidente delle due realtà produttive.
«L’attenzione del settore scientifico per la nocciola, prodotta prevalentemente nei territori di Cardinale e Torre di Ruggiero, ci onora e ci gratifica. Dà maggiore valore al nostro prodotto che si distingue per qualità, sulla quale abbiamo puntato molto, da ultimo anche con la coltivazione biologica» ha dichiarato Rotiroti.
(fonte: il meridio)
Irma Brizi