Cari Nocciolettori,
finalmente si parla di scarti di nocciola e utilizzo salutare
Altro che rifiuti: grazie a Unitus gli scarti di nocciole e pomodori diventano snack salutari
L’ateneo viterbese è in prima linea nel test che prevede l’utilizzo di bucce, semi e pellicine


Non chiamateli scarti: è così che si potrebbe riassumere l’esperimento che sta conducendo l’Università della Tuscia per ricavare snack gustosi e salutari direttamente da alcune componenti del cibo che di solito finiscono nella spazzatura.
Come spiegato da Lara Costantini, ricercatrice Unitus specializzata nella formulazione e nello studio di alimenti funzionali, il Laboratorio di Nutrizione dell’ateneo viterbese sta sfruttando come mai era stato fatto prima gli scarti dei pomodori (nello specifico la pelle e i semi) e delle nocciole (la tipica pellicina che avvolge il frutto). Il perisperma che ho sempre elogiato!
Pinsa proteica, gelato salato e olio aromatizzato: gli ambiziosi progetti gastronomici di Unitus
Il primo spuntino che si può ottenere in questa maniera sono dei cracker ricchi di fibre e ricavati appunto dalla buccia del pomodoro: rispetto alla polpa, si può beneficare di una percentuale maggiore di polifenoli.
Chips gustosi e sani con pellicina estena delle nocciole e farina di legumi
Nel caso delle nocciole, invece, il Perisperima o pellicina esterna di rivestimento della nocciola cruda, è tornata utile per essere mischiata alla farina di legumi e avere come risultato finale delle chips dal gusto sorprendente.
Sempre in base a quanto riferito dalla dottoressa Costantini, i test sugli snack rivoluzionari made in Tuscia dovrebbero cominciare a breve, ma si sa già che il loro contenuto di molecole bioattive sarà fondamentale per il nostro organismo.
La strada da compiere è ancora lunga, ma le prime risposte sono senza dubbio incoraggianti
D’altronde, non è la prima volta che l’Università della Tuscia dimostra di voler fare sul serio con i cibi “del futuro”. Ne sono una chiara testimonianza i progetti gastronomici ambiziosi presentati nell’ambito del corso in
Management delle Scienze Gastronomiche per il Benessere lo scorso gennaio.Si sta parlando della pinsa proteica, del gelato salato e di un olio aromatizzato, tutti prodotti che sono stati ideati con l’obiettivo di unire la qualità degli ingredienti, i costi di produzione, l’accesso al mercato e l’impatto ambientale.
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