Resta con la Nocciola
Cari Nocciolettori ,
vi sto raccontando un pò di me ogni volta che scrivo il mio articolo sul blog nocciola.
Come ho iniziato ad appassionarmi a questo prodotto e ad assaggiare le nocciole d’ Italia?
E’ stato il caso e le mie origini giffonesi infatti nei vari Convegni nazionali di Città della Nocciola che si susseguivano anno dopo anno, nei quali ero presente anche come organizzatore, oltre ai Sindaci e ai produttori arrivava il prodotto dalle diverse regioni corilicole d’Italia.
Avevo a disposizione tutte le cultivars di nocciole a confronto, una occasione unica e da lì ho iniziato a pensare alla creazione di una scheda di assaggio della nocciola cruda e della nocciola tostata.
Ringrazio il progetto Terre Antiche del Nocciolo della Regione Campania che mi ha permesso di lavorare per la creazione e la stesura della prima scheda di assaggio e di formare il panel di assaggiatori di nocciola .
Ogni anno ci si riuniva in occasione del convegno nazionale città della nocciola e durante si svolgeva anche il panel di assaggio ufficiale della nocciola italiana.
Un altro momento fortunato per me e la mia cara nocciola è stata la collaborazione nel 2007 con l’Università della Tuscia, il Professore Valerio Cristofori e il Cefas di Viterbo una serie di più incontri e assaggi che che hanno raggiunto come risultato finale la creazione della nuova scheda di assaggio della nocciola , la stessa che in uso ancora oggi.
Ad ottobre 2008 la svolta , Eugenio Guarducci vuole la nocciola durante il suo evento dedicato al cioccolato , stiamo parlando di Eurochocolate .
Se finora la nocciola era destinato alle sale di ‘assaggio e agli esperti assaggiatori qindi aveva un interesse di nicchia, con la partecipazione ad Eurochocolate adesso poteva arrivare al grande pubblico, ai consumatori che finalmente potevano essere educati ed informati su un prodotto amato e goloso tanto quanto il cioccolato al quale la nocciola è spesso abbinata.
E fu un grande successo, con sold out di prenotazioni durante tutta la settimana per il laboratorio di assaggio della nocciola NOCCIOLIAMO che su è ripetuto anche nelle edizioni successive altre 2 edizioni .
E cosi ho iniziato a scoprire tutto sulla nocciola e a ricercare nella storia le curiosità e ho uno cosa che ho scoperto è che la nocciola è soprattutto donna!
Vi voglio raccontare proprio una storia di una donna che ha rappresentato tanto per la nocciola.
Catarin dae reste a Staglieno cimitero monumentale di Genova c’è un Monumento dedicato a lei.
Una vecchina con le spalle coperte da uno scialle tra le mani una collana di nocciole e canestrelli: chiunque abbia, almeno una volta nella vita, percorso i viali del cimitero monumentale di Staglieno non può dire di averlo visitato se non si è fermato a osservare la statua che ne è il simbolo, quella di Caterina Campodonico, meglio conosciuta come la venditrice di nocciole. “Cattainin dae reste”, (Resta è la collana di nocciola ) Caterina delle collane di nocciole, che portano fortuna in amore.
Realizzata nel 1881 in marmo di Carrara dallo scultore Lorenzo Orengo, la statua era stata commissionata dalla stessa Caterina, che investì tutti i risparmi messi da parte vendendo nocciole e canestrelli per avere un monumento che la rendesse immortale, un effige eterna che la raffigurasse tra le tombe dei nobili e dei borghesi.
Proprio lei, nata nel 1804 in un quartiere popolare e cresciuta semi analfabeta, umile venditrice di nocciole al porto di Genova nei primi del 900.
Ai funerali celebrati nella chiesa di Santo Stefano parteciparono moltissime persone, che l’accompagnarono poi al luogo del riposo eterno, e alcuni, sapendo la sua storia, decisero di giocarsi al lotto i numeri della data della sua morte, finendo per vincere.
Da allora la sua statua è tappa fissa per i tanti che le portano fiori e accendono ceri in sua memoria speranzosi di avere un po’ di fortuna.
Cattainin, dal canto suo, li accoglie con i versi scritti per lei dal poeta dialettale Giambattista Vigo:
“Vendendo collane e ciambelle
all’Acquasanta, al Garbo e a San Cipriano
Con vento e sole e con acqua a catinelle
per assicurarmi un pane nella vecchiaia
fra i pochi soldi mettevo via
quelli per tramandarmi nel tempo
mentre son viva e son vera portoriana.
Caterina Campodonico (la paesana).
1881
Da questa mia memoria se vi piace
Voi che passate pregatemi la pace“
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- Buona nocciola italiana a tutti!
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Assaggiatore esperto di nocciola
e di trasformazione del prodotto
Irma Brizi
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