Caro Nocciolettore, volevo parlarti dell’ amore e della nocciola perchè siamo vicini alla festa di San Valentino.
Ecco lo so ora dirai, la solita frase … per chi si ama è sempre san Valentino, ma il prestesto è troppo ghiotto per parlati di nocciola e d’ amore . E soprattutto per come sono stati celebrati in un famoso cioccolatino con le nocciole italiane all’ interno già dal 1923.
Tutto iniziò per una grande donna ed imprenditrice italiana, nata a Perugia Martedì 30 ottobre 1877 e morta a soli 57 anni a Parigi il 21 settembre del 1935. Luisa Spagnoli che ha legato per sempre, con una sua golosa creazione, la nocciola al cioccolato con un matrimonio dal gusto perfetto goloso e originale creando il Bacio Perugina. Luisa Sargentini, figlia di Pasquale, pescivendolo, e di Maria, casalinga. Sposatasi, poco più che ventunenne, con Annibale Spagnoli, rileva con il marito una drogheria, all’interno della quale si inizia a produrre confetti. Nel 1907 gli Spagnoli aprono, insieme con Francesco Buitoni, una azienda di piccole dimensioni, con una quindicina di dipendenti, nel centro storico della città umbra: è la Perugina.
La fabbrica viene gestita unicamente da Luisa e dai suoi figli, Aldo e Mario, allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale; quando il conflitto termina, la Perugina ha più di cento dipendenti, ed è una fabbrica di successo. Nel 1923: è in questo periodo che Luisa inizia una storia d’amore con Giovanni, figlio del socio Francesco Buitoni, più giovane di lei di quattordici anni. Il legame tra i due si sviluppa in maniera profonda ma estremamente cortese: le testimonianze in proposito sono poche, anche perché i due non vanno mai a convivere.
Proprio in questo periodo dà vita al “Bacio Perugina”.
L’idea nasce dall’intenzione di impastare i resti di nocciola derivanti dalla lavorazione dei cioccolatini con altro cioccolato: il risultato è un nuovo cioccolatino con una conformazione piuttosto strana, con al centro una nocciola intera. Il nome iniziale è “Cazzotto”, perché il cioccolatino richiama alla mente l’immagine di un pugno chiuso.
Ma Luisa viene convinta dal’intuizione di Giovanni Buitoni, giovane amministratore della Perugina che cambia il nome del dolcetto in un più romantico “BACIO”.
Persino la sua forma viene modificata a ricordare, secondo alcuni, un piccolo seno.
Ma la vera svolta nella storia dei “Baci” arriva grazie a Federico Seneca, pittore, grafico, pubblicitario e direttore artistico della Perugina negli anni Venti. Seneca inventa la coppia di amanti su sfondo blu, ispirandosi al celebre Bacio di Hayez.
Con i cartigli delle frasi d ‘amore il cioccolatino fu destinato ad entrare nella storia.
Questo cioccolatino dell’amore ha sempre avuto all’ interno nocciole italiane.
Curiosità : Secondo la leggenda i primi cartigli all’interno dell’involucro argenteo (colore della luce lunare) furono inseriti a partire dagli anni ‘30 da Federico Seneca, ispiratosi ai piccoli messaggi che Luisa Spagnoli mandava segretamente a Giovanni Buitoni, nascosti in mezzo ai cioccolatini.
I primi cartigli dell’ amore era dedicati agli stornelli addirittura si raccoglevano come punti spesa per accedere a 1000 premi fedeltà.
Poi nei cartigli iniziarono a comparire le frasi celebri d ‘amore e arrivando ai giorni nostri sono proprio i testi delle canzoni d’amore o hits del momento dei più importanti e noti autori italiani a essere letti dagli innamorati nocciogolosi. E cercando sul sito Perugina ho trovato che addiritura ora puoi creare il tuo cartiglio personalizzato ed inviarlo, prova!
Però voglio fare di più in questo post ti spiego come fare facilmente a casa il tuo bacio ovvero Il cioccolatino dell’amore per eccellenza e puoi decidere tu con quali nocciole italiane farlo !
Cosa c’è di meglio che un cioccolatino fatto con le proprie mani da regalare con amore ?
INGREDIENTI 50 g di cioccolato al latte 1 cucchiaino di cacao amaro 20g di burro italiano 50g di granella di nocciole italiane 60g di crema di nocciole italiane Cioccolato fondente q.b per coprire
PREPARAZIONE -Sciogli il cioccolato insieme al burro nel microonde per qualche secondo. -Aggiungi la crema di nocciole, poi la granella e forma un impasto. -Mettilo nel freezer per circa 10/15 minuti, poi inizia formare delle palline. -Su ogni pallina inserisci al centro una nocciola e rimetti in freezer per almeno 30 minuti. -Ricopri con il cioccolato fondente e lasciali asciugare completamente prima di regalarli!
Puoi metterli in una scatola a cuore oppure incartarli con la carta stagnola d’ argento oppure d’ oro e magari aggiungere un romantico biglietto d’ amore.
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Caro nocciolettore, oggi voglio darti una ricetta di un dolce goloso uno dei miei preferiti, per che per piacere o per errore? perche il dolce è nato da un errore come tutte le cose buone !
Ami la nocciola?
Allora che aspetti … prova questa nocciovariazione sul tema … un vero nocciopiacere!
La caprese alle nocciole è una torta golossima ed una variazione sulla classica e famosissima Torta caprese originale, fatta con le mandorle. Ha lo stesso cuore morbido, un pò umido e la crosticina golosa superioere con un fragrante profumo di nocciola tostata e cioccolato, in una ricetta che resta facile e inebriante.
E’ una torta che si prepara facilmente e rapidamente e poi piace a tutti. Abbinatela ad un ricciolo di panna montata o un cucchiaio di gelato alla crema o aromatizzarla anche con un bicchierino di rhum. E’ un dessert perfetto in ogni occasione, un vero e proprio confort food.
Si tratta anche di una torta senza glutine poiché non contiene farina di grano o di altri cereali, ma la sola farina di nocciole italiane, che potete fare voi anche triturando nel le nocciole tostate.
Potete abbinarla anche an vino moscato o un passito oppureun ottima tazza di tè nero .
La caprese alle nocciole è un dolce che profuma di nocciola e cioccolato, dalla crosticina deliziosa e dal cuore leggermente umido.
Difficoltà : facile Tempo di preparazione 20 MIN Cottura 35 MIN-40 MIN
INGREDIENTI 100 g di burro da latte italiano 100 g di cioccolato fondente al 70% 120 g di uova (2 uova grandi) bio 100 g di zucchero semolato 120 g di farina di nocciola italiana un pizzico di sale zucchero a velo per decorare
COME PREPARARLA
La preparazione della caprese alle nocciole dovrebbe avvenire con un giorno di anticipo rispetto a quando verrà consumata.
Per prima cosa fate fondere, a bagnomaria o nel microonde, il cioccolato spezzettato insieme al burro. Mescolate bene e lasciate intiepidire. Montate i tuorli con metà dello zucchero e il sale fino a ottenere un composto chiaro e spumoso, quindi aggiungete in tre o quattro riprese il cioccolato fuso con il burro.
Unite la farina di nocciole e amalgamate il tutto con una spatola. Montate gli albumi a neve non troppo ferma con il resto dello zucchero. Aiutandovi con una spatola, incorporate in tre riprese la meringa al composto di cioccolato, con movimenti delicati dal basso verso l’alto.
Trasferite l’impasto in uno stampo a cerniera da 15 cm di diametro, rivestito con carta forno, e cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti o comunque fino a quando la torta sarà cotta ma ancora umida al centro. Lasciate intiepidire nello stampo quindi sformate su una griglia per dolci e fate raffreddare.
Al momento di servire spolverate la caprese alle nocciole con lo zucchero a velo.
Storia della Caprese La “leggenda” narra, infatti, che nel 1920, in un laboratorio artigianale dell’isola di Capri, un cuoco di nome Carmine di Fiore creò “quasi per errore” la torta. Il pasticcere si trovava solo nel suo laboratorio, tra utensili e ingredienti, con l’incombenza di dover preparare un dolce per tre malavitosi giunti in loco per conto di Al Capone. Il cuoco, forse per distrazione o forse per l’ansia dettata dalla particolare tipologia di clienti che aveva al cospetto, dimenticò di inserire nell’impasto la farina. Quando il dolce giunse alla fine della sua cottura, di Fiore notò con stupore l’incredibile profumo e l’inedita consistenza della torta: morbida al centro e croccante all’esterno. Da un errore, una dimenticanza, una distrazione, ecco prese vita quello che sarebbe divenuto un classico della pasticceria isolana e partenopea, di cui oggi vi suggeriremo alcune ricette.
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io bene e lo sai perchè? Mangio tutti i giorni le mie 15/20 nocciole italiane , dell’ annata in corso e mi coccolo con uno snack goloso e sano!
E soprattutto è un vero e proprio rompidigiuno se abbinato a un bicchiere di acqua o a una tisana senza zucchero , soprattutto in questo periodo post feste. Se sapere di piu sulle proprietà e la tisana clicca
quando capita di non mangiarle come snack allora allora le uso in cucina e oggi ti propongo una ricetta veramente nocciogolosa:
Una torta di nocciola e patate , si ma salata ….ed è buonissima!
Si puo usare come antipasto o aperitivo con un calice di vino bianco ( fiano o un prosecco di valdobbiadene di collina) oppure tagliando una porzione piùu abbondante si puo consumare come come piatto unico abbinato ad una verdura e ad un frutto di stagione. E’ un pranzo o una cena ideale, ricca, sana e nocciogolosa!
Come preparare la torta alle nocciole con patate Ecco gli ingredienti
1 cucchiaio abbondante di nocciole tostate e private della pellicina e sopratttutto italiane… mi raccomando! 2 cucchiai latte intero italianao 1 decilitro panna fresca italiana 125 grammi farina italiana 80 grammi burro da latte italiano 50 grammi parmiggiano 100 gr di scamorza da latte italiano 3 / 4 foglie di basilico a piacere 2 patate grosse (consiglio quelle del viterbese) 1 uovo bio da galline allevate a terra NO OGM q.b. zucchero q.b. pepe q.b. sale
1) Setaccia la farina sulla spianatoia e lavorala con l’uovo, il burro a pezzetti, un pizzico di sale e uno di zucchero.
2) Aggiungi al composto le nocciole tritate e un paio di cucchiai di latte molto freddo e continua a lavorarlo finché avrai una pasta compatta; forma una palla, avvolgila in un foglio di pellicola e tienila in frigo per 2 ore.
3) Fodera una tortiera bassa di 24 cm con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato; stendi la pasta in una sfoglia e usala per rivestire la tortiera; punzecchiala sul fondo con una forchetta, foderala con un altro foglio di carta, riempila di legumi secchi e tienila al fresco per altri 30 minuti.
4) Cuoci il guscio di pasta in forno già caldo a 200° per 15 minuti. Nel frattempo, sbuccia le patate, lavale, affettale fini, scottale in acqua bollente leggermente salata per pochi minuti, scolale e asciugale.
5) Elimina dalla tortiera la carta e i legumi e cuoci il guscio di pasta vuoto per altri 5 minuti. Taglia la scamorza a fettine sottili se vuoi puoi usare anche quella affumicata o un altro tipo di formaggio ( taleggio, tomini ect) lascio a te la scelta . Mescolalo in una ciotola con la panna, un po di basilico tagliuzzato fine, una parte del parmiggiano e una macinata di pepe.
6) Riempi la pasta con le fettine di patata alternandole al composto di formaggio e aggiungi sopra il resto del parmiggiano ; rimetti la torta in forno e cuocila per altri 20 minuti circa, abbassando la temperatura a 180°. Servila tiepida.
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Cari Nocciolettori , vi sto raccontando un pò di me ogni volta che scrivo il mio articolo sul blog nocciola.
Come ho iniziato ad appassionarmi a questo prodotto e ad assaggiare le nocciole d’ Italia?
E’ stato il caso e le mie origini giffonesi infatti nei vari Convegni nazionali di Città della Nocciola che si susseguivano anno dopo anno, nei quali ero presente anche come organizzatore, oltre ai Sindaci e ai produttori arrivava il prodotto dalle diverse regioni corilicole d’Italia. Avevo a disposizione tutte le cultivars di nocciole a confronto, una occasione unica e da lì ho iniziato a pensare alla creazione di una scheda di assaggio della nocciola cruda e della nocciola tostata.
Ringrazio il progetto Terre Antiche del Nocciolo della Regione Campania che mi ha permesso di lavorare per la creazione e la stesura della prima scheda di assaggio e di formare il panel di assaggiatori di nocciola . Ogni anno ci si riuniva in occasione del convegno nazionale città della nocciola e durante si svolgeva anche il panel di assaggio ufficiale della nocciola italiana.
Un altro momento fortunato per me e la mia cara nocciola è stata la collaborazione nel 2007 con l’Università della Tuscia, il Professore Valerio Cristofori e il Cefas di Viterbo una serie di più incontri e assaggi che che hanno raggiunto come risultato finale la creazione della nuova scheda di assaggio della nocciola , la stessa che in uso ancora oggi.
Ad ottobre 2008 la svolta , Eugenio Guarducci vuole la nocciola durante il suo evento dedicato al cioccolato , stiamo parlando di Eurochocolate .
Se finora la nocciola era destinato alle sale di ‘assaggio e agli esperti assaggiatori qindi aveva un interesse di nicchia, con la partecipazione ad Eurochocolate adesso poteva arrivare al grande pubblico, ai consumatori che finalmente potevano essere educati ed informati su un prodotto amato e goloso tanto quanto il cioccolato al quale la nocciola è spesso abbinata. E fu un grande successo, con sold out di prenotazioni durante tutta la settimana per il laboratorio di assaggio della nocciola NOCCIOLIAMO che su è ripetuto anche nelle edizioni successive altre 2 edizioni .
E cosi ho iniziato a scoprire tutto sulla nocciola e a ricercare nella storia le curiosità e ho uno cosa che ho scoperto è che la nocciola è soprattutto donna!
Vi voglio raccontare proprio una storia di una donna che ha rappresentato tanto per la nocciola.
Catarin dae reste a Staglieno cimitero monumentale di Genova c’è un Monumento dedicato a lei.
Una vecchina con le spalle coperte da uno scialle tra le mani una collana di nocciole e canestrelli: chiunque abbia, almeno una volta nella vita, percorso i viali del cimitero monumentale di Staglieno non può dire di averlo visitato se non si è fermato a osservare la statua che ne è il simbolo, quella di Caterina Campodonico, meglio conosciuta come la venditrice di nocciole. “Cattainin dae reste”, (Resta è la collana di nocciola ) Caterina delle collane di nocciole, che portano fortuna in amore.
Realizzata nel 1881 in marmo di Carrara dallo scultore Lorenzo Orengo, la statua era stata commissionata dalla stessa Caterina, che investì tutti i risparmi messi da parte vendendo nocciole e canestrelli per avere un monumento che la rendesse immortale, un effige eterna che la raffigurasse tra le tombe dei nobili e dei borghesi.
Proprio lei, nata nel 1804 in un quartiere popolare e cresciuta semi analfabeta, umile venditrice di nocciole al porto di Genova nei primi del 900.
Ai funerali celebrati nella chiesa di Santo Stefano parteciparono moltissime persone, che l’accompagnarono poi al luogo del riposo eterno, e alcuni, sapendo la sua storia, decisero di giocarsi al lotto i numeri della data della sua morte, finendo per vincere. Da allora la sua statua è tappa fissa per i tanti che le portano fiori e accendono ceri in sua memoria speranzosi di avere un po’ di fortuna. Cattainin, dal canto suo, li accoglie con i versi scritti per lei dal poeta dialettale Giambattista Vigo:
“Vendendo collane e ciambelle all’Acquasanta, al Garbo e a San Cipriano Con vento e sole e con acqua a catinelle per assicurarmi un pane nella vecchiaia
fra i pochi soldi mettevo via quelli per tramandarmi nel tempo mentre son viva e son vera portoriana. Caterina Campodonico (la paesana). 1881
Da questa mia memoria se vi piace Voi che passate pregatemi la pace“
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Cari Nocccionauti e nocciogolosi, oggi vi voglio parlare della letteratura e poesia legato alla nocciola frutto e al Nocciolo albero.
La passione verso questo frutto dolce dal guscio legnoso è cresciuta grazie alle mie competenze tecnico-professionali e alla possibilità di collaborare come Direttore con l’Associazione Nazionale Città della Nocciola*.
Il mio percorso è iniziato con lo studio della scienza degli alimenti e la dietetica, di questo mi sono occupata per un pò di anni. Dopo avere fatto la mamma per seguire mio figlio a tempo pieno fino alle elementari e appena nato, mi si è presentata l’occasione di frequentare un corso della Provincia di Roma in esperto di qualità di prodotti tipici era il 2001 e parlare di degustazione e analisi sensoriale era ancora un argomento singolare. Ma proprio grazie a questo corso ho capito cosa volevo fare nella vita assaggiare ed organizzare eventi sui prodotti agroalimentari! Un mondo nuovo si è presentato ai miei sensi ( vista , olfatto, gusto , tatto e udito) e attraverso loro e un adeguato addestramento l’assaggio dei prodotti agro alimentari è diventato prima passione e poi lavoro.
Ma parliamo dei significati della nocciola in letteratura e poesia e di coloro che hanno scritto su di lei. Tutto questo ci aiutera ad apprezzare ed amare sempre di piu questo magnifico frutto.
Catone il Censore, uomo politico romano (234 a.C.-149 a.C.) nel De agri cultura classifica per la prima volta le Nocciole dandole una destinazione geografica nella zona avellinese e sui monti prenestini a sud di Roma in: “nuces, calvas, avellanas, praenestinas et graecas.
La prima opera scritta in prosa della letteratura latina composta da 162 capitoli un vero e proprio trattato sull’agricoltura in cui sono esposti consigli circa la conduzione di un’azienda agricola.
Catone consigliava agli antichi romani di collocare nuces avellana et praenestinas, nel proprio giardino, molto probabilmente per la flessibilità del ramo, utilizzabile in alternativa del lauro e dell’olivo per recingersi il capo.
Virgilio (70-19 a.C.) nelle Georgiche nel II capitolo dedicato al vigneto menziona la nocciola la chiama Corylum e ne sconsiglia la coltivazione in prossimità della vigna. “Neve inter visit corium sere “
Shakespeare Andando avanti nel tempo ritornano i riferimenti alla proprietà magiche del frutto da parte di un grande drammaturgo inglese William Shakespeare (1564 -1603). (Citazione da “Romeo e Giulietta”, Atto I, Scena IV) Romeo: Stanotte ho fatto un sogno. (…) Mercuzio: Ah! Allora, lo vedo, la regina Mab è venuta a trovarti. Essa è la levatrice delle fate, e viene in forma non più grossa di un’agata (…). I raggi delle ruote del suo carro son fatti di lunghe zampe di ragno (…), il cocchiere è un moscerino in livrea grigia (…). Il suo cocchio è un guscio di nocciola, lavorato dal falegname scoiattolo o dal vecchio verme, da tempo immemorabile carrozzieri delle fate.”
D’annunzio simbolo di Protezione
Scrive Gabriele d’Annunzio (1863-1938) in una delle sue più famose poesie: Settembre che il nocciolo era considerato dai pastori (come il frassino) una delle difese più sicure contro i serpenti, da allora pare sia questo il motivo che indusse i pastori abruzzesi a scegliersi, come bastone, proprio un ramo di questa pianta. Foto Settembre Settembre, andiamo. É tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori Lascian gli stazzi e vanno verso il mare: Scendono all’Adriatico selvaggio Che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti Alpestri, che sapor d’acqua natìa Rimanga nei cuori esuli a conforto, Che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d’avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, Quasi per un erbal fiume silente, Su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente Conosce il tremolar della marina! Ora lungh’esso il litoral cammina La greggia. Senza mutamento è l’aria. Il sole imbionda sì la viva lana Che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquìo, calpestìo, dolci romori. Ah perchè non son io co’ miei pastori?
Gozzano simbolo di Felicità IL significato di felicità che la pianta assume non sfuggì al poeta G. Gozzano (1883-1916), il quale, ne ‘La messaggiera marzolina’, scrisse:
… pallido è il verde primo, il pioppo è brullo. la quercia ancor non abbandona il fulvo stridulo manto che sfidò l’inverno; allieta lo squallore la pannocchia pendula verdechiara del nocciòlo… Evidenziando infatti la presenza a fine inverno quando, sui rami ancor privi di foglie, dei lunghi amenti verdi penduli che le donano un caratteristico aspetto gioioso.
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Caro Noccionauta Nocciogoloso, non ti ho mai raccontato che sono di origini giffonesi, i colori, i profumi e i sapori della nocciola li conosco da sempre, fin dall’infanzia ho sempre trascorso le mie vacanze estive in un piccolo borgo Sieti di Giffoni Sei Casali, un paese immerso nei noccioleti.
Giffoni Sei Casali e i suoi alberi di nocciolo che circondano il paesaggio, hanno accompagnato e accompagnano tutti i momenti felici della mia vita: i giochi da bimba, le lunghe passeggiate nel verde, le corse in bici all’aperto, le storie di mia nonna bambina, la leggerezza e il batticuore dell’adolescenza, la consapevolezza della maggiore età : forse il Nocciolo è veramente l’albero della felicità!
In un clima di paese e villaggiotante storie fantastiche legate a questo albero magico mi sono state tramandate e ve le voglio raccontare .
Iniziamo il 2021 con un buon auspicio e pensando alle cose positive, come faccio io da sempre e soprattutto forti della magia legata a questo frutto fantastico, la nocciola.
MAGIA e STREGHE Nel secolo scorso, nelle campagne di Otranto si narrava che le streghe a caccia di un tesoro, si recavano nel luogo dove credevano che fosse sepolto, con un rametto della magica pianta quella del nocciolo e se il rametto di Nocciolo si piegava su di un lato o verso terra questo era il segnale che indicava dove effettuare lo scavo. In Italia conosciuta come la Strega Nocciola “Hazel wicht”, un personaggio della Walt Disney , è una chiara indicazione alle proprietà magiche del frutto. Strega Nocciola , nasce ufficialmente il 10 ottobre 1952, quando nelle sale cinematografiche americane esce “Trick or Treat”, un cortometraggio animato ambientato ad Halloween.
Il nuovo personaggio fa il suo ingresso quasi contemporaneamente anche nel mondo dei fumetti: il numero di novembre di “Donald Duck”, un comic book edito dalla Western, ospita infatti una riduzione a fumetti della storia animata. Il personaggio di nocciola è una strega che non solo non manifesta alcuna malvagità, ma che trasmette addirittura una simpatia e una bontà d’animo sorprendenti: magari userà mezzi forse non del tutto leciti e ortodossi (leggi incantesimi e magie varie), ma i suoi scopi saranno spesso nobilissimi. (Tutto il materiale iconografico è proprietà @Disney)
RABDOMANZIA
L’uso dei rami di nocciolo da parte dei rabdomanti è uno degli utilizzi più noti. Per secoli, i rami naturalmente biforcuti di questa pianta sono stati da loro usati per trovare sorgenti d’acqua sotterranee (e, secondo alcuni, i sentieri fatati). Tenendo fortemente le due estremità di un ramo biforcuto di nocciolo e usandolo per esaminare il terreno, il rabdomante si dirige verso un luogo preciso, indicando cosi la fonte d’acqua sotterranea. Il segnale che dà il ramo è chiaro e diretto. Più viene attratto dal terreno, più l’acqua è vicina alla superficie.
Sin dall’antichità, le proprietà oracolari del nocciolo sono legate alla divinazione e alla guida. Una nocciola spaccata può essere usata in riti divinatori.
Anche se le fonti di questo rituale sono scarse e incerte, questo albero è comunque considerato una sorgente di guida e conoscenza negli aspetti più quotidiani e pragmatici della vita.
Contro le serpi e tutto ciò che striscia sulla terra. Evidentemente a seguito di questa leggenda , che si protrae fin dal Rinascimento, alla nocciola viene attribuito un significato di salvezza, e con questa valenza viene solitamente raffigurata nei dipinti.
Quindi mangiate nocciole , coltivate la pianta se potete, adornante le case con le nocciole e portatene una sempree con voi.
Della serie non e vero ma ci credo
Io le porto sempre con me, ho una nocciola tatuata sul braccio, indosso un ciondolo nocciola e tutte le mattine mi spruzzo una nuvola di profumo Nocciola 13/15 per iniziare bene la Nocciogiornata!
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parto con una premessa … Le nocciole sono simbolo di felicità! Gli antichi romani usavano donarle per regalare felicità e fecondità , era un regalo molto gradito sia la pianta che il frutto!
Ecco perche si mangiano tante nocciole durante le feste e soprattutto e nel passaggio che segna la fine del vecchio anno e l’ inizio del nuovo, ù§ sono propiziatorie di felicità e prosperità!
Un consiglio per te per questo fine anno … oltre che scambiare il tradizionale bacio sotto il ramo di vischio, aumenta in maniera esponenziale la tua felicita e regala tante nocciole e chiedile in regalo!
A parete gli scherzi… ma è vero … vi svelo il segreto per essere felici … essere positivi, controintuitivi, flessibili e coerenti e … accompagnare il tutto con tante buone nocciole italiane in tute le forme ( nocciolate, torroni, biscotti , torte , pralinate, ect ) da mangiare!
Chi mi ha dato tutta questa saggezza? Sempre lei… la NOCCIOLA simbolo di saggezza per i celti , infatti l’albero di nocciolo era conosciuto come “Albero Sacro” perché il suo frutto rappresentava la saggezza e la conoscenza. Si pensava che assaporando le nocciole fosse possibile vedere l’origine di ogni cosa!
Meditate gente … meditate!
Io sono la testimonianza che le nocciole portano felicità … non ho mai visto un produttore di nocciole o un nocciolgoloso triste!
E’ stato per tutti un anno molto particolare, tutti abbiamo dovuto cambiare qualcosa ed imparato a convivere con l’ incertezza e il continuo cambiamento, chi più…. chi meno. Tutti abbiamo dato valore alle cose importanti come salute, lavoro, famiglia, amore, amicizia , …. LIBERTA’ che spesso ci sembravano ovvie !
Tutti abbiamo imparato a cucinare e ad apprezzare le nostre ricette e i nostri prodotti italiani… erano sempre li!
Abbiamo messo gli occhiali della consapevolezza e li abbiamo cercati, imparato a leggere le etichett, come ti consiglio sempre nei miei video #vlognocciolapower .
Ora voglio lasciartii due ricette per questa fine dell’ anno con la nocciola , che cucinerò con grande piacere e amore per le mie papille gustative e per quelli che amo!
Pronto?
Unica regola da seguire ….ovviamente e rigorosamente solo con nocciole italiane o del tuo paes, perchè mai come ora dobbiamo aiutre il nostro paese e scegliere prodotti italiani!
Queste ricette , un primo e un secondo mi sono state suggerite da #cucina filippi #scoiattolorosso ringrazio Ilaria Gallio per avermele inviate , lei è una produttrice di nocciole Piemonte che ama profondamente il suo lavoro. Eccola nella video intervista di fine anno.
Risotto con Castelmagno e nocciole
Ingredienti(per 4 persone)
320 gr di riso carnaroli 1 litro di brodo di pollo leggero 40 gr nocciole Piemonte spelate 40 gr cipolle spelate 3 cucchiai di olio di oliva extravergine 30 gr di burro 1 pizzico di pepe bianco macinato Sale q.b. 80 gr + 20 gr di castelmagno Procedimento Per preparare il risotto con Castelmagno e nocciole iniziate tritando la cipolla finemente e fatela appassire in un tegame con l’olio e il burro a fuoco bassissimo per circa 10-15 minuti . Alzate la fiamma e versate in pentola il riso che farete tostare per un minuto mescolando di continuo; unite 2-3 mestoli di brodo e continuate la cottura aggiungendo ancora del brodo, poco alla volta, quando serve .
Nel frattempo ponete le nocciole spellate in una teglia e fatele tostare per qualche minuto in forno a 200° fino a che diverranno croccanti (attenti a non bruciarle); lasciatele intiepidire e poi tritatele grossolanamente. Quando il riso sarà al dente, spegnete il fuoco, aggiungete il formaggio Castelmagno grattugiato (4), amalgamatelo e mantecate assieme ad una noce di burro poi impiattate , cospargendo i piatti con la granella di nocciole tostate e qualche scaglietta di Castelmagno, quindi servite.
Arrosto alle nocciole
Ingredienti
800 g arrosto di bovino 1 cipolla 500 ml di latte 50 g di pancetta 80 g di nocciole Piemonte 30 g di burro 1 tazzina di marsala Q.B. rosmarino Q.B. sale
Procedimento
Legate il pezzo d’arrosto ricoprire con del sale e massaggiare per qalche minuto, poi steccatelo con un pò di rosmarino. Fate sciogliere una noce di burro in una casseruola con la cipolla tritata finemente ed un pizzico di sale Aggiungete il pezzo di carne e la pancetta tagliata a cubetti e fate rosolare fino a che la carne non sarà ben dorata da tutti i lati Aggiungete ora 50 gr di nocciole tritate e sfumate con il marsala
Ricoprite l’arrosto con il latte, coprite con un coperchio e fate cuocere a fiamma bassa per 35/40 minuti
Sollevate ora il pezzo di carne e tagliatelo a fette sottili Frullate il fondo di cottura fino ad ottenere una crema e ricoprite così tutta la carne Guarnite l’arrosto con le nocciole rimaste e qualche ago di rosmarino e portate in tavola.
Cosa aspetti ora tocca a te … scegli gli ingriendienti giusti e le nocciole italiane ed inizia a cucinare con amore!
Buon 2021 e tante tante nocciole a te !
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Come ogni anno nocciole e frutta secca saranno consumate in quantità, ma tu, acquista rigorosamente prodotti Italiani 😉
Dietro ogni prodotto italiano ci sono le storie e le tradizioni di famiglie che lavorano ogni giorno per darti il meglio da portare sulla tua tavola. Buone feste a tutti!🌲
Vi racconto per farvi gli auguri di Natale la storia della Nocciola Family Barroero dal cuore della langhe direttamente al cuore dei nocciogolosi
Riscaldare l’ acqua aggiungere la pasta pura di nocciola e girare con il cucchiaino per far sciogliere in pochi secondi il tutto Degustate questa bontà che vi metterà in pace con il mondo!
Una raccomandazione utilizzate la pasta di nocciola italiana, dell’annata in corso , di media tostatura per avere tutti gli effetti benefici !
Vuoi scoprire i Benefici ?
Grazie alle loro specifiche proprietà, le noccciole sono un elisir di lunga vita.
Infatti, aiutano a combattere l’invecchiamento, il colesterolo cattivo e prevengono numerose patologie, soprattutto del sistema cardiocircolatorio.
Come tutta la frutta in guscio, anche le nocciole hanno un alto contenuto di grassi totali, che si attestano intorno al 50%, ma sono fonte digrassi buoni.
Sul totale dei grassi, le nocciole contengono il 79% di grassi buoni (monoinsaturi – come l’acido oleico) e una percentuale pari a solo il 4/8% di grassi saturi (quelli meno buoni). I E contengono anche grassi vegetali omega 3 a catena corta (acido alfalinolenico – ALA), anche se in piccole quantità (120mg/100g).
La fonte proteica delle nocciole è rappresntata soprattutto dell’aminoacido arginina. Per i vegetariani e coloro che desiderano ridurre l’assunzione di alimenti ricchi di proteine di origine animale, è importante inserire la nocciola nella propria dieta.
Ottima anche la presenza di fibra alimentare delle nocciole. Una porzione di 30 g di nocciole (quella suggerita dai nutrizionisti) fornisce più del 10% della dose giornaliera raccomandata di fibre.
Sono Fonte di minerali come :
manganese
rame
fosforo
magnesio
ferro
potassio
calcio.
e anche :
vitamine antiossidanti (in particolare la vitamina E)
composti fenolici, biodisponibili dopo il consumo e in grado di fornire un carico antiossidante significativo.
Tra gli antiossidanti, le nocciole presentano elevati contenuti di proantocianidine (PAC), maggiore che in tutta l’altra frutta in guscio.
Gli studi mostrano che le capacità antiossidanti della PAC sono 20 volte più potenti della vitamina C e 50 volte più potenti della vitamina E.
All’interno di una dieta sana ed equilibrata, i nutrizionisti suggeriscono di consumare 30 grammi ( circa 200 calorie) al giorno di nocciole per 4 volte a settimana
Quante nocciole al giorno?Come spuntino è sufficiente l’assunzione di 15 grammi , una manciata di nocciole, ovviamente sgusciate.
Abbassano il colesterolo
In una dieta con consumo di nocciole si è osservata una significativa riduzione di colesterolo LDL (quello pericoloso) e un aumento del colesterolo HDL (quello buono).
La nocciola è priva di colesterolo, ma contiene una quantità considerevole di steroli vegetali (fitosteroli) con effetto ipocolesterolemizzante.
Fanno bene al cuore
L’effetto protettivo di omega 3 e omega 6, e l’aminoacido arginina contribuisce alla salvaguardia del sistema cardiovascolare regolarizza la normale pressione sanguigna.
Elevato apporto di calcio, magnesio e potassio, insieme a un basso apporto di sodio. Infine, è associato a una maggior protezione contro:
demineralizzazione ossea
ipertensione arteriosa
insulino-resistenza e conseguenze sul sistema cardiovascolare.
Aiutano a dimagrire
Secondo uno studio pubblicato su New England Journal of Medicine, inserire le nocciole nella tua dieta aiuta a dimagrire meglio e più velocemente se le mangi nelle giuste modalità.
Possono essere consumate anche a dieta perché non hanno alcun effetto ingrassante, anzi contribuiscono alla riduzione dell’indice di massa corporea. Attenzione alle giusta quantità.
Con il suo alto contenuto in fibre contribuisce al senso di sazietà, contrastando la fame che spesso giustifica l’assunzione di uno snack quotidiano.
e tengono sotto controllo il picco glicemico e migliorano il transito intestinale. .
Combattono lo stress ossidativo
Nelle nocciole, si concentrano in larga parte (circa il 50%) nella pellicola esterna ( perisperma o tegumento) che avvolge il seme. Fortunatamente, molto spesso le nocciole vengono consumate con questa pellicola, in tal modo non vengono persi gli antiossidanti.
Anche l’acido folico potrebbe agire come fattore protettivo e migliorare le capacità cognitive attraverso diversi meccanismi, tra cui la diminuzione dei marcatori di infiammazione e dello stress ossidativo.
Inoltre, i folati sono anche importanti per evitare la spina bifida durante lo sviluppo del feto.
Hanno proprietà antitumorali
Le nocciole contengono un composto chiamato taxolo che presenta una spiccata attività antitumorale, sperimentata in particolare su linee cellulari umane derivate dal cancro del polmone e dal carcinoma mammario.
Lo studio ha anche suggerito che gli estratti di nocciole fossero più efficaci del puro taxolo stesso. Si è quindi ipotizzato che gli estratti di nocciola possano presentare composti che potrebbero potenziare gli effetti della sostanza antitumorale pura.
Le nocciole contengono anche quercetina, un flavonoide ampiamente presente in un numero enorme di piante, che ha mostrato una potenziale attività antitumorale in diversi studi. Un altro effetto collaterale derivante da uno smodato consumo di nocciole coinvolge l’apparato urinario.Si è osservato che l’elevato contenuto di ossalato nelle nocciole sia uno dei fattori che contribuiscono alla formazione di calcoli renali.
Controindicazioni
La nocciola è ritenuta il frutto in guscio più allergenico in Europa. E’ facile trovare pazienti allergici al frutto o al polline dei noccioli e non di rado a entrambi.
L’allergia alle nocciole è particolarmente frequente negli individui che presentano disturbi respiratori associati ad allergia ai pollini di betulla, nocciolo o ontano.
Nocciole: come conservarle
La conservazione delle nocciole riveste una particolare importanza per la salute.
E’ importante conservarle in guscio per un periodo non eccessivo di tempo (non più di 6/12 mesi) in luogo fresco ed asciutto, pulito al fine di evitare la contaminazione fungina e il rilascio conseguente di aflatossine. Si tratta di agenti fortemente epatotossici che, nel peggiore dei casi, inducono la formazione di tumore al fegato. Quelle scusciate crude o tostate o in pasta pura convarle sottovuolto oppure in frigo una volta aperta la confenzione.
La Giornata Nazionale della Nocciola, rigorosamente, italiana
Gli Italiani amano la Nocciola e in questo Natale sarà su tutte le tavole con il suo profumo e il suo gusto evocando borghi e territori rurali, evitando il rischio di nocciole anonime e di dubbia provenienza!
Seppur in modalità diverse, borghi e città corilicole saranno il palcoscenico esclusivo, domenica 13 dicembre 2020, della 9 ª “Giornata Nazionale” dedicata alla Nocciola Italiana. Promossa dall’Associazione Nazionale Città della Nocciola questa iniziativa è il palcoscenico per comunicare una perla del Made in Italy, importante da un punto di vista nutrizionale, culturale e turistico.
In tutta Italia si festeggerà la Nocciola Italiana come prodotto di orgoglio nazionale.
Compie 9 anni il Nocciola Day e con successo si accendono di nuovo i riflettori sulla giornata nazionale della nocciola per celebrare questo seme prezioso che il mondo ci invidia, frutto del magico incanto tra l’uomo e la natura. Siamo il secondo produttore al Mondo e unico Paese a vantare 3 marchi europei di qualità: la Nocciola Piemonte I.G.P., la Nocciola di Giffoni I.G.P. e la Nocciola Romana D.O.P. . “Un prodotto insostituibile nella dieta mediterranea, controllato in ogni fase della filiera produttiva, dalla terra alla tavola, affermail Presidente Rosario D’Acunto e che rappresenta oggi anche un forte attrattore per il turismo dei borghi e dei territori rurali.” Le nocciole non sono soltanto buone per il palato, gli esperti della Food and Drug Administration, infatti, dicono che il consumo di 42 g circa di nocciole al giorno riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Via libera quindi alla quantità giornaliera di consumo di nocciola nelle famiglie italiane, nelle scuole e sui luoghi di lavoro e di tempo libero come intermezzo tra un pasto e l’altro per tenersi in forma.
Nocciola Day si festeggerà online e la tappa ufficiale nazionale sarà una diretta live sabato 12 e domenica 13 dicembre alle ore 21 per dare la parola ai protagonisti della nocciola e dei territori di produzione e trasformazione.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Rosario D’Acunto e il Direttore Irma Brizi, i due membri onorari del Club Amici di Città della Nocciola i food writers Clara e Gigi Padovani , i vicePresidenti Roberto Campia ed Enzo Ioppolo, i membri del direttivo nazionale e i produttori festeggeranno con le LIVE su facebook dalla pagina nocciola italiana.
L‘ appuntamento sul WEB è per il 12 e il 13 dicembre alle ore 21 per seguire le 2 dirette LIVE dedicate al Nocciola Day 2020. CLICCA QUI per parteicipare
Anche quest’anno ci sarà Nocciola day e Solidarietà parteciperemo e daremo il nostro contributo alla raccolta fondi per la S.a.n.e.s. onlus (Studio e Assistenza alle Neoplasie del Sangue – Claudio Pacifici)
I piccoli comuni dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola e tutte le altre città corilicole italiane passando dalla Sicilia alla Calabria, dalla Campania al Lazio, dall’Umbria alla Toscana, dalla Liguria alla Lombardia e al Piemonte organizzeranno attività, in sicurezza e nel rispetto delle norme anti Covid 19, che vedranno protagonista la nocciola rigorosamente italiana!
Buon Nocciola DAY a tutti! CLICCA QUI Per Partecipare